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L’Europa è sempre cosa sua: all’Eurogruppo la Merkel vuole un tedesco – Linkiesta

Gira da un po’ la voce, ma ora sembra ufficiale: la Germania vuole la presidenza dell’Eurogruppo. Nella persona del ministro delle finanze Wolfgang Schauble. Lo scrive il Financial Times Deutscheland: e sarà difficile dire di no alla Germania. Ormai salda al comando dell’Europa, Berlino impone le sue misure fiscali ed economiche e posiziona i suoi uomini (non solo tedeschi) nei posti che contano.

Quando si dice il re è nudo. O, se vogliamo, la classica foglia di fico che non c’è più. Scrive la stampa tedesca – ma a Bruxelles la cosa gira da qualche giorno – che Angela Merkel vuole il suo ministro delle Finanze Wolfgang Schäuble alla guida dell’eurogruppo.Finora, nell’Ue si era optato per leader di piccoli Stati: Jean-Claude Juncker, premier del Lussemburgo per l’eurogruppo a livello di ministri delle Finanze; Herman Van Rompuy, ex premier belga, a presiedere gli eurosummit dei leader (oltre al Consiglio Europeo). E, finora, come candidato più gettonato alla successione di Juncker – che sostiene (ma non tutti ci credono) che voglia lasciare a giugno – spiccava il premier finlandese Jyrki Katainen.

Certo, c’è stata la voce di Mario Monti come possibile candidato ma (a parte che lui ha smentito) il Professore appartiene a un paese che certo non può essere definito «dominante» nell’eurozona, e oltretutto non gode di tripla A. Privilegio di cui godono ormai nell’area della moneta unica, oltre alla Finlandia, solo il Lussemburgo, la Germania e l’Olanda. I conti sono presto fatti: se i Paesi Bassi sono tagliati fuori, visto che rischiano seriamente di perdere la famosa AAA, e il Lussemburgo ha già avuto l’incarico, rimangono, appunto, solo Helsinki e Berlino. Solo che, quando si chiedeva ai diplomatici, fino a qualche tempo fa, un commento sull’ipotesi Schäuble, la risposta era sempre la stessa: sarebbe troppo smaccato, il paese più potente dell’eurozona alla guida dell’eurogruppo.

Che qualcosa potesse cambiare lo si era intuito da una sibillina risposta del ministro tedesco, all’eurogruppo del 12 marzo, a chi gli chiedeva se il presidente dell’eurogruppo dovesse essere un premier. Risposta: niente affatto, ma deve essere a tripla A. Inevitabile il sospetto che pensasse a se stesso. Fatto sta, comunque, che evidentemente la cancelliera ha deciso che è ora di porre fine agli scrupoli. Il potere, diceva Giulio Andreotti, logora chi non ce l’ha. Ed ecco che il Financial Times Deutschland osa scrivere quello che si era cominciato a sentire sussurrare negli ormai famigerati «corridoi» bruxellesi dopo la montiana smentita del 13 marzo. «Se la candidatura sarà ufficializzata – commentano varie fonti diplomatiche – Schäuble passerà. Sarebbe piuttosto difficile dire di no». 

Leggi il resto dell’articolo su l’Inkiesta: http://www.linkiesta.it/germania-francia-europa#ixzz1pHoKBhZW

Giovanni del Re

L’Europa è sempre cosa sua: all’Eurogruppo la Merkel vuole un tedesco – Linkiesta