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Vi racconto… il mio tirocinio all’UNRIC!

unricCiao ragazzi, mi presento: sono Martina Melis, ho 27 anni e sono laureata in Governance e sistema globale presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Cagliari. I ragazzi di YOUSARDINIA mi hanno offerto di collaborare con loro alla sezione notizie del sito internet, dove periodicamente cercherò di fornire delle informazioni utili sulle opportunità e gli avvenimenti che riguardano noi giovani in Europa.

Questa volta parlerò di una mia esperienza personale di tirocinio, che ho concluso a marzo di quest’anno, per il Desk Office italiano dell’UNRIC (United Nations Regional Information Centre). L’UNRIC si trova a Bruxelles ed è diviso in diversi uffici, ciascuno responsabile dell’informazione per un determinato Stato o regione geografica europea. Il suo compito è quello di fornire informazioni e documentazione ai paesi dell’Europa occidentale sulle attività dell’ONU nel mondo attraverso la pubblicazione di articoli sul sito ufficiale www.unric.org e sulle pagine istituzionali presenti su Facebook e Twitter, distribuire materiale informativo, rapporti, documenti e comunicati stampa.

Come stagista per UNRIC Italia, i miei compiti riguardavano principalmente la comunicazione attraverso il sito istituzionale e la pagina Facebook, ma anche la comunicazione interna alle Nazioni Unite, attraverso l’invio d’informazioni al DPI-Department of Public Information che si trova presso il quartier generale dell’ONU a New York. Quotidianamente, infatti, ciascun Desk Office ha il compito di trasmettere al DPI le notizie di affari esteri così come riportate dai principali quotidiani e agenzie giornalistiche del Paese in questione. Nello specifico, dovevo svolgere la rassegna stampa delle principali notizie del giorno e scrivere delle “headlines”, una sintesi di due, tre righe della notizia, e un press review, ovvero un resoconto, in inglese, di un articolo d’opinione che commentasse un particolare avvenimento di politica estera. Per quanto riguarda il sito, invece, il compito di noi tirocinanti era quello di produrre e pubblicare degli articoli in italiano riguardanti notizie o attività dell’ONU, o interviste, sotto la supervisione del nostro Desk Officer.

Il mio periodo di tirocinio non è stato solo routine: vivendo in una città come Bruxelles, a due passi dalle istituzioni europee, ho avuto modo di partecipare a diversi eventi che riguardavano tematiche molto interessanti, care sia all’Unione Europea che all’ONU. Ad esempio, ho assistito insieme ai miei colleghi a conferenze presso la Commissione e il Parlamento Europeo, riguardo temi come il cambiamento climatico e lo sviluppo sostenibile, la sicurezza alimentare e la prevenzione della violenza sulle donne. Uno dei vantaggi che ho apprezzato di più è stato sicuramente la possibilità di trovarmi in un posto dove tante istituzioni lavorano fianco a fianco con obiettivi comuni: questo permette alle persone di fare “networking” e di scambiarsi opinioni e idee, sia rispetto alle tematiche di lavoro, sia, volendo, anche rispetto alle future opportunità lavorative. Il clima cosmopolita che si respira in città, era poi riprodotto anche all’interno dell’ufficio: in piena filosofia ONU i collaboratori venivano da tutta Europa, ma anche da altre parti del mondo, compresi noi tirocinanti, una ventina di ragazzi tra i 20 e i 30 anni che, tra un articolo e l’altro, non perdevamo certo l’occasione per divertirsi e stare insieme!

In generale, la mia esperienza a Bruxelles è stata molto positiva: sicuramente l’aspetto che mi è piaciuto di più è stato la possibilità di vivere in una città non grandissima come altre metropoli europee come Parigi o Londra, ma che presenta comunque un ambiente dinamico, giovane e veramente multiculturale. Se sceglierete di svolgere un’esperienza di studio, lavoro o tirocinio a Bruxelles, difficilmente vi annoierete nel tempo libero, infatti le istituzioni, le ONG e le associazioni culturali organizzano tantissimi eventi interessanti.

Passando ad argomenti più leggeri, è noto che il Belgio è famoso per la produzione di birra, cioccolato e per le patatine fritte (un’invenzione che si contende con la Francia). Se amate tutte queste cose, dovete assolutamente andare e provarle! Una delle curiosità di Bruxelles è rappresentata dal suo monumento simbolo: la statua del Manneken Pis, ovvero…il bambino che fa la pipì! Questo monumento è legato ad una leggenda secondo la quale, tantissimo tempo fa, un bambino aveva spento un incendio che stava per distruggere la città, solamente facendoci la pipì sopra! Non farete fatica a trovarlo perché, nonostante si tratti di un momento di dimensioni modeste, c’è sempre una folla di turisti a fotografarlo.

Ambientarsi nella città non è stato difficile, il centro di Bruxelles non è molto grande e si visita facilmente, inoltre tutta la città è servita da un efficiente sistema di metropolitane, bus e tram, per i quali è possibile acquistare un abbonamento mensile. Trovare casa è stato un po’ difficoltoso in quanto arrivando a settembre, con l’anno accademico già avviato, le abitazioni erano in gran parte occupate. Vi consiglio quindi di cercare casa qualche mese prima del vostro arrivo, di solito i proprietari accettano di firmare un accordo preliminare con il versamento di un piccolo acconto. Un consiglio relativamente ai quartieri: evitare le case nelle zone di Bruxelles Ville (centro storico), Anderlecht, Schaerbeek e Saint-Josse. Le migliori, invece, dal punto di vista della sicurezza e della qualità si trovano nel quartiere europeo (anche se la circolazione stradale si paralizza quando ci sono manifestazioni o i meeting del Consiglio Europeo), Ixelles (quartiere universitario) e Saint Gilles. Le stanze sono quasi sempre singole e vanno da un minimo di 300 ad un massimo di 500 euro circa. Potete trovare delle offerte su www.appartager.be e www.bru-kot.be. Per quanto riguarda la lingua non c’è da preoccuparsi, l’inglese è parlato da gran parte della popolazione.

Se la mia testimonianza vi ha incuriosito e vorreste applicare per un periodo di tirocinio, potete consultare il sito di UNRIC Italia www.unric.org/it e inviare in qualunque momento una mail con il vostro curriculum a italy@unric.org, indirizzata al Desk Officer Fabio Graziosi. Per poter collaborare con UNRIC è necessaria la conoscenza fluente, almeno di livello C1, dell’inglese scritto e orale. L’ufficio di UNRIC Italia vi contatterà per chiedervi di sostenere un test scritto dove dovrete comporre due headlines e un press review, oppure una breve traduzione dall’inglese all’italiano. Al test scritto, seguirà poi un breve colloquio telefonico in inglese. Se sarete selezionati potrete concordare con il Desk Officer i tempi e la durata del periodo di tirocinio.

Se avete un inglese eccellente, potete anche applicare per il Desk Office per il Regno Unito, mandando il vostro curriculum in inglese a internship@unric.org, indirizzando la mail al Desk Officer Ms Karen Davies. Esiste anche una terza possibilità, ovvero quella di applicare, sempre tramite il Desk Office per il Regno Unito, come collaboratore alla pagina UN in Brussels, che trovate all’indirizzo www.unbrussels.org. In questo caso, il vostro sarà un lavoro dal taglio più specificamente giornalistico: dovrete produrre interviste, anche audiovisive, a personalità rilevanti a livello europeo o internazionale, articoli e report sui principali eventi che le Nazioni Unite organizzano a Bruxelles.

Purtroppo è mio dovere precisare che, come spesso succede, si tratta di un tirocinio non retribuito e l’Italia, a differenza di altri Paesi europei dove gli studenti sono sostenuti da una borsa di studio statale, non sostiene le spese dei tirocinanti di UNRIC Italia. E’ consigliabile quindi cercare altre fonti di finanziamento come le borse di studio offerte dal programma Erasmus Placement, oppure altre borse di studio erogate dalle Università o da altri enti pubblici o privati. Posso certamente assicurare che si tratta di un’esperienza che vale la pena di fare e che arricchirà sicuramente il vostro curriculum professionale, ma soprattutto, la vostra esperienza di vita.

A presto!

Martina